Quando decisi di interrompere l’esperienza di PiazzaCavour.it – L’Agorà di Rapallo sul web nel contempo pensai di mantenere vivo quel nome. Sentii che quell’esperienza non meritava di spegnersi del tutto e che – chissà – un domani ci sarebbe stata l’occasione per un nuovo inizio.

Il meccanismo che mescola tempo, eventi, persone ha deciso che quella combinazione vibrasse. Dunque, la Piazza da oggi riparte.

E lo fa in maniera diversa dal passato, perché il contesto è fortemente cambiato. Oggi, tutto deve essere rapido, virale, social. In questo ecosistema rullante, c’è la necessità di uno spazio più lento e sedimentato fatto di riflessione, analisi, articolazione, ascolto. Che ha bisogno di tempo. Uno spazio che non corre alla velocità dei fatti, ma che prova – intende provarci – a fissarli, ingrandirli, analizzarli e interpretarli. Questo è lo spazio che la nuova PiazzaCavour.it intende occupare.

PiazzaCavour.it oggi si presenta nella forma del blog collettivo e aperto.

Con me, prima ancora prima del primo vagito, Massimo Zero e Christian Caniggia. Hanno risposto alla mia chiamata, hanno compreso l’idea di questa nuova sfida. Senza il loro apporto, non ci sarebbe stato inizio. In solitudine, senza il calore propulsivo necessario, non ci sarebbe stata la spinta sufficiente per muovere neppure il primo passo.

Chiunque, comunque la pensi – nel rispetto delle più banali e non scontate regole di convivenza democratica – con il suo contributo può partecipare per rendere migliore questo spazio. Diversamente da ieri, sulla Piazza non sarà più possibile commentare gli articoli, perché oggi le agorà di confronto sono altrove, con il loro ruolo e la loro dignità.

Ma in questo nostro spazio, raccolto e aperto allo stesso tempo, resta ferma la volontà di accoglienza delle differenti istanze, quale razionale, fondamentale modo di intendere la comune convivenza.

In quel nostro non c’è possesso. Ci sono le cose, piccole e grandi, di un’intera città.

C’è, chi ci vuole essere.

Paolo Marchi

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Il logo nasce da una idea di Massimo Zero e dall’elaborazione grafica di Claudia Negro. L’immagine di sfondo del sito è di Rosa Maria Gariti.