Tutto cambia! Ed il mondo del commercio al dettaglio è in rapidissima evoluzione, tanto da immaginare fra non più di qualche anno un panorama di negozi e spazi commerciali completamente rivoluzionato rispetto a ciò che osserviamo nelle nostre strade.

Alla base di questa mutazione non c’è solo l’affermarsi dei supermercati rispetto alle vecchie botteghe o la scalata impetuosa dell’e-commerce a spese del negozio fisico ma un vero e proprio cambio di paradigma del rapporto commerciante – consumatore, in cui il primo non è più il vecchio padrone del negozio che “vende cose” ma un esperto erogatore di servizi di qualità alla clientela… ed il cliente è un attento ricercatore di esperienze d’acquisto, ovvero momenti memorabili da raccontare agli amici che si aggiungono alle foto e ai ricordi di una giornata o di una vacanza.

Ed in una città come Rapallo dove i turisti rappresentano una fetta importante degli incassi dei negozi è ancor più necessario capire e conoscere il fenomeno, al fine di adeguarsi ai nuovi modelli di vendita e consumo che si stanno affermando in tutte le città del mondo.

I fattori fondamentali che stanno modificando il mondo del retail sono senza dubbio:

  • la specializzazione del negozio che da bottega generalista diventa un punto di riferimento territoriale per un determinato prodotto,
  • l’offerta integrata che contempla la fornitura, la trasformazione e talvolta il consumo da parte del cliente direttamente in negozio
  • l’ospitalità e la consulenza al cliente che, specie in Liguria (facendo un pochino di autocritica), ha bisogno di essere rivista secondo gli standard di accoglienza delle altre città fuori regione.

Mettendo insieme tutti e tre i requisiti citati ciò che ne esce è un nuovo tipo di negozio spesso monobrand o monoprodotto, in franchising oppure “concept store” del produttore stesso, con all’interno competenze variegate e multidisciplinari, il tutto inserito in ambientazioni raffinate o alla moda dove il cliente ha la possibilità di sentirsi “coccolato” e a proprio agio dal momento in cui vi entra a quando paga e va via.

nuovi negozi del commercio che cambia

In questo nuovo tipo di negozio non trova più posto il banconista o il bottegaio di un tempo visto che ogni punto vendita moderno richiede altissima specializzazione, capacità di utilizzo del prodotto legato a un’esperienza di consumo nuova (rispetto anche allo stesso prodotto venduto tal quale su uno scaffale) e skill relazionali di alto livello… Però E’ un modello che riscopre e rilancia particolari tipologie di attività che sembravano ormai defunte, come ad esempio la vendita di prodotti tipici locali i quali sono sottraibili al commercio on-line o alla grande distribuzione se si offre la possibilità di usarli sul posto o (nel caso del food) di assaggiarli e consumarli direttamente ai tavolini del “macellaio” o del “panettiere”.

Anche i negozi iperspecializzati secondo le caratteristiche del luogo acquisiranno nuova linfa da tale modello: un negozio di articoli per pescatori o di attrezzature per il trekking dovrà offrire vasta scelta e consulenza come ha sempre fatto ma anche servizi direttamente ai clienti, come prove del prodotto in mare o in sentiero di un determinato strumento oppure uscite in barca o escursioni, sapendo che in quel momento la sua attività è solo uno dei modi che ha il cliente per acquistare quell’oggetto… e che batterà la concorrenza di un megastore ed il mercato on-line solo proponendo soluzioni ed esperienze che i concorrenti non possono fornire. Addirittura molti di questi negozi forniranno principalmente servizi e poi, sulla scorta dell’esperienza che sta vivendo il cliente, venderanno anche i loro prodotti.

Se tutto questo sarà vero proviamo ad immaginare quale sarà il panorama retail di Rapallo tra pochi anni: una città completamente diversa che offrirà servizi di qualità ai clienti ed ai turisti… oppure un deserto costellato di spazi commerciali vuoti (con poche eccezioni) poiché piano piano verrà stritolata dall’arretratezza dei suoi negozi e dagli acquisti on-line?

Di certo non esisteranno più le botteghe “bazar” né quelle che smerciano prodotti generici senza servizi a corredo o facilmente acquistabili on-line.  Continueranno ad aprire quelli di prossimità come il ferramenta, il tabaccaio o l’elettricista ma saranno molto diversi da ora, somigliando più a dei centri servizi verticali che a negozi.  In particolare il ferramenta diventerà un punto di riferimento importante per fornire servizi di ristrutturazione di casa mentre la tabaccheria aumenterà notevolmente la propria offerta, accogliendo al suo interno oltre ai giochi e servizi postali, anche i bancomat intelligenti e funzioni di cassa continua che compenseranno la chiusura delle filiali fisiche delle banche… Per fare il tabaccaio di domani, dunque, serviranno competenze ed un format decisamente diverso da quello di ora.  Però la notizia positiva è che non sparirà e non spariranno neppure tutti coloro che si sapranno trasformare ed adattare alle nuove regole: poichè nessun negozio è destinato a morire bensì semplicemente obbligato a cambiare.

Insomma, come detto tutto cambia, occorre pertanto una forte riflessione su quello che sarà il futuro commerciale della città, visto che la realtà degli operatori economici è proprio quella che più di ogni altra entra direttamente in contatto con gli ospiti ed i cittadini e che caratterizza l’esperienza finale di tutti noi. Affinchè le cose funzionino è necessario che i commercianti siano in sintonia con i clienti esattamente come il territorio e la politica lo siano con le attività economiche che vi si svolgono, consapevoli del fatto che una città (ed in particolare una città turistica) è fatta certamente di panorami e di bellezze artistiche ma pure di persone, la cui opera è determinante per la qualità della vita dei propri cittadini e per il successo turistico e commerciale di un luogo, anche di Rapallo.