I due segnali ottici, uno verde e l’altro rosso, collocati alla fine dei lavori sul molo di Avenaggi e sul punto più avanzato del molo del Carlo Riva ci indicano che si sta entrando in una area portuale, con ciò che ne consegue. Una delle prime conseguenze, il divieto di balneazione al suo interno. La notizia, giunta in questi giorni, che la Regione Liguria ha disposto il divieto per tutta l’estate tra la scogliera e la foce del Boate non è che la conferma. Così come ne è conferma la notizia, di pochi giorni prima, che il molo in passeggiata non potrà essere usato dai traghetti, a causa del fondale troppo basso. Con i due torrenti che sfociano nella grande area portuale, dove le correnti sono assenti, è normale che i detriti trasportati si depositino nella parte più interna.

Particolare della cartina di Matteo Vinzoni (1760 circa) con evidenziati gli scogli di fronte alle case sul mare

Con la chiusura del golfo l’uomo, perché la chiusura non è stato un fenomeno naturale, ha continuato rapidamente quel grande processo di avanzamento della costa nella parte più interna del Tigullio, in corso da millenni. Se alcune migliaia di anni fa il mare lambiva la collina dell’ex-ospedale di piazza Molfino, in periodo altomedioevale via Venezia era molto probabilmente la parte più arretrata della spiaggia, ed ancora il Vinzoni, intorno al 1770, disegnava nella sua pianta della città gli scogli di fronte al bar-ristorante Vesuvio; la costruzione della strada a mare negli anni Venti del Novecento, poi la passeggiata come la conosciamo nel secondo dopoguerra hanno spinto ancora il mare più lontano.

Ora il Boate e il San Francesco in un tempo relativamente breve potranno interrare la parte di golfo di fronte alla passeggiata, dopotutto a Chiavari all’Entella sono bastati forse due secoli (tra il 1100 e il 1300) per riempire il tratto tra l’attuare via Ravaschieri e la stazione ferroviaria.

Finché l’innalzamento del mare, previsto dai modelli matematici entro un secolo a causa dei cambiamenti climatici non inizierà il processo inverso.

Foto di fine ottocento, la porta dovrebbe essere la Cappella San Giuseppe di un palazzo Spinola, presente nella cartina di Matteo Vinzoni. I fratelli Ramondini, nei loro libri sulle parrocchie genovesi pubblicato nel 1888, scrissero che a Rapallo c’era una cappella privata Spinola, non localizzata.

Nota. In inglese la parola harbour indica un porto che può anche essere naturale, un luogo di rifugio. In questo senso harbour è tutto il golfo di Rapallo.