La volontà di costruire un asilo nido nell’area plurivincolata, dal punto di vista ambientale, del Parco Casale è argomento ancora fortemente attuale.
Un po’ perché i lavori sono iniziati con sbancamenti vari e smontaggio delle vecchie serre.
Un po’ perché è sempre più viva la disapprovazione dell’opinione pubblica sulla opportunità di costruire quell’asilo, lì.
A tifare per il NO e ad auspicare il blocco dei lavori: migliaia di cittadini, il Comitato Amici del Parco Casale che continua a battersi con tutte le forme democratiche possibili e presentazione di esposti al Difensore Civico della Regione Liguria, i consiglieri di minoranza e, dapprima in forma sommersa ma ora in forma esplicita, anche alcuni consiglieri di maggioranza.
Sul tema dell’asilo nido ne avevamo già scritto qui e ne abbiamo seguito ulteriormente le vicende sulle cronache locali.
La lettura di queste fa capire come in città siano vive altre dinamiche che possono trovare compenetrazioni con quelle riguardanti l’asilo.
Dinamiche che, se gestite con intelligenza, oculatezza e con l’unico fine dell’interesse collettivo, possono fornire una via d’uscita dalla inopportuna scelta di costruire forzatamente un asilo nido in una delle aree verdi più belle di Rapallo, e consentire di giungere comunque alla realizzazione di un asilo nido.
Come dice il titolo … da asilo ad asilo, in tre mosse.
Mossa n° 1
L’asilo nido in questione può contare su un finanziamento PNRR al quale si giunge dopo un’azione combinata della Amministrazione precedente e quella attuale.
Esattamente 1.440.000 € da erogarsi da parte dallo Stato a più riprese con l’obbligo di rispetto di tempistiche e fine lavori.
A questi denari si somma, a loro integrazione, l’importo di 500.000 stanziato dal Comune con apposita votazione in Consiglio Comunale nell’ottobre dello scorso anno.
La prima mossa è: rinunciare ai fondi PNRR.
E’ possibile, con specifiche dichiarazioni del Comune all’Amministrazione Centrale che prende atto della rinuncia con apposito Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I fondi ai quali si rinuncia, saranno considerati come economie di spesa e rese disponibili per il reimpiego in altre aree della nostra Italia.
Se sono stati già erogati fondi, questi dovranno essere restituiti.
A seguire si pone quindi il problema di come disimpegnarsi da chi si è aggiudicato l’appalto per la esecuzione dei lavori.
Mossa n° 2
I lavori per la costruzione dell’asilo nido sono stati appaltati alla Ditta Graveglia Impiantì srl (la stessa che sta eseguendo la costruzione della nuova scuola materna di Sant’Anna) per un importo contrattuale di 1.393.367,36, oltre IVA al 10%, prevedendo un inizio lavori al 14 gennaio 2025 ed un fine lavori al 14 gennaio 2026.
La disciplina del Codice degli Appalti prevede all’articolo 123 che “ … la stazione appaltante (nel nostro caso, il Comune) può recedere dal contratto in qualunque momento purché tenga indenne l’appaltatore mediante il pagamento dei lavori eseguiti o delle prestazioni relative ai servizi e alle forniture eseguiti nonché del valore dei materiali utili esistenti in cantiere … “
Il recesso è quindi possibile, corrispondendo all’Impresa un valore pari al “decimo dell’importo delle opere … calcolato sulla differenza tra l’importo dei quattro quinti del prezzo posto a base di gara, depurato del ribasso d’asta e l’ammontare netto dei lavori eseguiti “ a cui sommare il valore delle lavorazioni effettuate e dei materiali utili esistenti in cantiere.
Risparmiando noiosi calcoli numerici, si può sintetizzare al lettore che l’importo da riconoscere all’Impresa appaltatrice quale “indennizzo”, possa presumibilmente aggirarsi intorno ai 350.000 € oltre IVA … euro più, euro meno.
E’ una spesa che genera comunque una economia, in quanto non sarebbero più da spendere i 500.000 € stanziati in Consiglio Comunale oltre ad altri capitali necessari per realizzare: la Ventilazione Meccanica Controllata dell’asilo (non contemplata nel bando di gara), i parcheggi di pertinenza (non previsti nel progetto), una successiva area verde a monte del costruendo asilo (per dotare i bimbi di uno spazio verde che il progetto originario dell’asilo, non prevede).
Non sarebbe comunque una spesa fine a se stessa, ma avrebbe ristorato un lavoro di pulizia e di riordino della fascia del Parco che ospitava le obsolete serre.
Fascia quindi che sarebbe pronta per una integrazione di verde e di potenziale apertura al pubblico.
Argomentazioni sostenibili anche di fronte all’interessamento della Corte dei Conti, che vigila sul corretto utilizzo dei soldi pubblici, qualora volesse indagare sulle motivazioni del ristoro economico all’Impresa e fosse insensibile al semplice ripensamento dovuto ad una riflessione interna dell’Amministrazione che può aver valutato di preferire un dietro front in luogo di proseguire diritti in modo ostinato, compromettendo per sempre un’area tutelata del proprio territorio.
Ma l’asilo nido serve per dare risposta alle esigenza delle famiglie della nostra città.
Si pone quindi il problema di dove collocarlo.
Mossa n° 3
Nel Consiglio Comunale del 15 aprile 2025, maggioranza e minoranza hanno votato all’unanimità l’atto di indirizzo con cui si da il mandato al Sindaco di procedere nell’iter di acquisto dell’ex Istituto Emiliani.
Idea che ha alimentato il dibattito politico locale e che è stata proposta, per primo, dal Candidato Sindaco Armando Ezio Capurro che molto si è speso per facilitare i contatti tra Amministrazione e proprietà nell’interesse della città tutta.
8.500 mq di superficie utile con 8.000 mq di spazio esterno ad un prezzo di acquisto di 4.000.000 €.
470 € a mq: una occasione irripetibile che il Comune non deve perdere per scongiurare il degrado della struttura ed il possibile interessamento di investitori privati con meri fini speculativi.
Sono molteplici le destinazioni d’uso che nel compendio possono essere ospitate.
Anche di questo ne avevamo parlato qui.
Socialità per i ragazzi, sport, studio, accoglienza.
Un mix funzionale che possa trasformare l’immobile in un attrattore di dinamiche costruttive e di flussi economici, con benefiche ricadute sull’intero tessuto cittadino.
E’ l’investimento per eccellenza, la scommessa per contribuire a rilanciare Rapallo.
Un atto di sensibilità verso la città ed i suoi giovani.
L’immobile dovrà chiaramente essere oggetto di progettazione generale per attrarre investitori istituzionali o del mondo dell’imprenditoria nei perimetri delle formule di Partenariato Pubblico Privato contemplate dalla normativa sui lavori e servizi pubblici.
All’interno la struttura dispone già di spazi che, con interventi contenuti, possono ospitare le aule ed i servizi dell’asilo nido previsti nei 600 mq ipotizzati nel Parco Casale.
Ma non solo.
Il manufatto potrebbe dare risposta anche alla problematica emersa poco tempo fa, della possibile chiusura dell’Istituto Nido San Gerolamo, sito in Via Baisi, quale struttura paritaria che da decenni propone offerta didattica ai bimbi della città.
Eventualità, quella della chiusura, che avrebbe come conseguenza quella di non garantire ulteriore posti in asilo nido, aggravandone ancor di più la carenza su tutto il territorio comunale.
I tempi ci sono.
Acquisto della proprietà Emiliani entro l’Estate, lavori subito a seguire per la parte da dedicarsi all’asilo nido, con l’utilizzo di quei 500.000 € già stanziati dal Comune ed apertura della nuova struttura nella Primavera del 2026: stesso periodo nel quale è previsto il fine lavori effettivo del costruendo asilo nido del Parco Casale.
Sarebbero solo positive le ricadute di questa scelta politica.
Salvaguardare il Parco Casale.
Ottenere una economia d’investimento di soldi delle casse comunali.
Riconquistare la fiducia dei cittadini, ulteriormente disamorati della politica anche in conseguenza a scelte inconcepibili come quella di costruire in maniera forzata una asilo nido in un’area verde tutelata.
Mettere le basi di un rilancio socio economico per il nostro territorio.
Essere attrattori di flussi economici e di persone.
Occorre solo agire.
Regina, alfieri, cavalli, torri e pedoni, … indossate tutti la casacca del coraggio, una mano al cuore palpitante di amore per la città e che i pensieri migliori vi vengano incontro.
A voi il campo e la contesa.
Bastano 3 mosse per vincerla.
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