Viviamo un tempo sospeso, dove tutto è stravolto e recluso.
Un tempo di guanti e mascherine. Di mani lavate e di autocertificazioni. Di code ai negozi, di voci dagli altoparlanti delle macchine delle forze dell’ordine, di lampeggianti, di decreti e di ordinanze, e poi ancora di decreti e di ordinanze. Un tempo di raccomandazioni, di distanze, di virologi, di curve, di picchi, di droni, di parole e di eroi, dagli operatori della sanità pubblica a tutti coloro che continuano a lavorare e quindi rischiare.
Un tempo che aggiunge solitudine alla morte, che toglie fiato al lutto personale e collettivo.
E’ un tempo unico, di paure, pensieri e riflessioni.
Per questo abbiamo pensato che Piazzacavour.it possa dare il suo contributo facendo da casa alle vostre esperienze per pubblicarle e condividerle.
L’idea è fare di ciò che ci invierete una raccolta condivisa di cronache, di memorie, di immagini. Nessun timore per la forma e la lunghezza del contributo. Ogni parola sarà ricchezza per tutti, ora e domani, quando dal baule delle nostre soffitte, reali o virtuali, con ritrovata leggerezza potremmo scorrere le pagine di un piccolo diario di bordo che avrà racchiuso e raccontato un lungo ed intenso momento della storia dell’umanità.
Scrivete a posta@piazzacavour.it
Christian Caniggia, Paolo Marchi, Agostino Pendola, Massimo Zero
#IoRestoaCasa